ARCI Piemonte 29-04-2020
CULTURA E SOCIALITÀ PER RILANCIARE LA QUALITÀ DELLA VITA IN PIEMONTE
- Appello a sostegno dell'associazionismo piemontese -
ARCI Piemonte lancia un appello alle istituzioni, alle forze politiche, e al mondo della filantropia a sostegno dell'associazionismo di promozione sociale e culturale e del Terzo Settore in Piemonte
1) Premessa
A circa due mesi dallo scoppio della pandemia e poi della chiusura totale stiamo lentamente uscendo dall'emergenza, ma quando si parla di “fase 2” sembra sfuggire l'importanza di affermare la necessità di tornare al più presto a parlare di socialità e cultura.
Gli effetti della “cattività” imposta dalle misure di prevenzione, oltre a garantire la distanza di sicurezza, stanno imponendo quello che non a caso viene definito “isolamento sociale”, crescono le disuguaglianze e le paure, ma non dobbiamo arrenderci alla deriva verso una società atomizzata in cui le relazioni siano solo mediate da uno schermo e ciascuno diventi il delatore del suo vicino.
La vita delle persone, e con essa la loro salute (che non è solo fisica), non può fare a meno della socialità e della cultura. E questo vale ancora di più se pensiamo al percorso di crescita delle bambine e dei bambini, come dei/delle ragazzi/i. Come diceva Aristotele siamo politikòn zôon, “animali sociali”, e come tali sopravviviamo solo se possiamo continuare a coltivare le relazioni interpersonali ed esprimere la nostra creatività.
L'associazionismo diffuso può essere il giusto antidoto a questa deriva, ma questa volta non può farcela solo sorretto dalle proprie gambe.
2) Chi siamo:
La nostra storia ha radici robuste che partono da lontano, le pratiche di mutualismo delle società operaie di mutuo soccorso di fine '800; i primi circoli ricreativi e culturali, le case del popolo e le società di mutuo soccorso impegnati nella campagna contro la prima guerra mondiale all'inizio del Novecento; i valori e le lotte della Resistenza partigiana contro il nazifascismo. ARCI Piemonte è oggi una diffusa associazione di promozione sociale (ex D.Lgs 117/2017), presente in tutte le province, che conta 8 comitati territoriali, circa 450 circoli ed associazioni aderenti (in prevalenza APS), a cui sono iscritti/e 113.000 cittadine e cittadini piemontesi.
Associazioni e circoli che aggregano giovani e giovanissimi, minori e famiglie, anziani, donne e uomini che si ritrovano per stare insieme nell'esercizio del diritto costituzionale di associarsi, per costruire insieme le risposte ai propri bisogni e a quelli della comunità, contrastando la solitudine e le disuguaglianze.
3) Cosa facciamo
Nel 2019, solo per dare alcuni dati, l'associazionismo ARCI in Piemonte ha organizzato oltre 900 concerti (tre quarti dei quali gratuiti), 100 proiezioni cinematografiche, altrettanti spettacoli di teatro e danza, 450 trattenimenti danzanti, per complessive 170.000 presenze (dati SIAE).
Le nostre sedi sono spesso avamposti socio-culturali, nei piccoli centri (dove a volte sono l'unico punto di riferimento per la socialità) come nelle grandi periferie urbane; promuoviamo ogni giorno occasioni di formazione e di fruizione culturale, spettacoli, attività educative, ludiche e motorie, aggregazione, ricreazione, inclusione, mutualismo e solidarietà, accessibili anche alle fasce più fragili della popolazione.
Sono quasi tutte attività che, necessariamente, abbiamo dovuto sospendere a causa dell'emergenza epidemiologica da Covid-19, sia per principio di precauzione (in alcuni casi abbiamo interrotto nel nostre attività prima che fosse obbligatorio), sia per effetto delle misure urgenti di contenimento del contagio adottate dal Governo e della Regione Piemonte.
4) L'emergenza: il nostro impegno durante il lockdown
La vocazione mutualistica e solidaristica dell'ARCI, grazie al protagonismo di soci/e, dirigenti e volontari/e in servizio civile, ha visto l'Associazione, in questa fase emergenziale e di chiusura forzata dei suoi spazi, impegnarsi:
5) L'associazionismo diffuso è in grave difficoltà
Chi come la nostra Associazione si occupa prevalentemente di cultura e socialità, sostenendo ed accompagnando decine di migliaia di cittadini in percorsi di protagonismo, aggregazione, promozione sociale e culturale, sa che per tenere saldi i legami sociali delle nostre comunità, qualunque sarà la “normalità” che ci aspetta, non potremo fare a meno di cultura, spazi educativi e aggregazione.
Le associazioni, che per la gran parte vivono delle proprie attività di autofinanziamento e non del sostegno pubblico, si trovano – tanto quanto gli altri soggetti economici – di fronte a enormi difficoltà organizzative e materiali, l'impossibilità ancora di programmare la ripresa delle attività, la difficoltà di mantenere un rapporto stabile con volontari/e e soci/e, il pagamento degli affitti delle sedi (private o in convenzione da enti pubblici), le utenze, le imposte, il mantenimento dei posti di lavoro, il pagamento dei mutui, le spese per i DPI e la sanificazione delle sedi, etc...
Siamo estremamente preoccupati perché stiamo osservando una pesante sottovalutazione degli effetti che potrebbe avere, anche sulla salute pubblica, la disarticolazione del sistema della promozione sociale, che non è solo volontariato, non è impresa, ma è anche una componente attiva dell'economia sociale della nostra regione, e produce cultura, welfare, educazione popolare, occupazione, contribuendo al benessere dei/lle cittadini/e e delle comunità.
Le persone stanno bene insieme; le video-chiamate, i concerti in streaming, gli “aperitivi virtuali”, i flash-mob dal balcone, sono solo cure palliative per affrontare questa fase acuta dell'emergenza – che in Piemonte si fa ancora sentire in modo drammatico – ma il perdurare di questa situazione rischia di compromettere in modo irreversibile il sistema associazionistico della nostra regione.
6) Le nostre proposte
La crisi sta colpendo duramente tutti i settori della società e dell'economia del Paese, comprese le organizzazioni dei cittadini, non vogliamo dover contare le porte che non riapriranno più, lasciando i nostri paesi più poveri di opportunità, occorre mettere subito in campo provvedimenti e risorse a sostegno dell'associazionismo di promozione sociale e culturale e di tutto il terzo settore, come si sta facendo per altri soggetti di tipo economico.
Riteniamo particolarmente urgente l’attivazione di interventi a favore delle tante associazioni che si occupano di attività educative e di formazione extra-scolasitca, e di quelle che si occupano di promozione culturale di base, ricreazione, spettacolo e arti performative (musica dal vivo, cinema, teatro, danza, etc) e che rischiano di essere gli ultimi soggetti a poter riprendere le attività.
=> Alle forze politiche
Ai partiti, ai movimenti politici e alle liste civiche chiediamo un confronto trasparente e leale sulle nostre proposte, il Paese e la nostra regione vivono un momento straordinario di crisi che non è solo sanitaria, ma sociale ed economica, e noi vogliamo fare la nostra parte. Ci aspettiamo una attenzione per il nostro mondo che non sia solo legata alla gestione di situazioni emergenziali come la solidarietà alimentare, ma che – in modo concreto – si tenga conto dell'associazionismo e dell'economia sociale come una componente importante per la tenuta sociale, politica ed economica della nostra regione e del nostro Paese.
=> Al Governo e al Parlamento
L'apertura alla Cassa integrazione in deroga anche al Terzo Settore con il Decreto “Cura Italia” è stata una novità importante, ma non basta. Le altre misure di sostegno straordinario non possono di volta in volta riguardare solo pezzi del nostro mondo (di volta in volta le imprese sociali, lo sport dilettantistico...), con l'approvazione del Codice del Terzo Settore finalmente si è riconosciuta la fisionomia complessiva del nostro mondo ed il suo operare per l'interesse generale, occorre tenere conto del Terzo Settore nel suo complesso (sia i soggetti commerciali sia quelli non commerciali) quando si prevedono interventi di sostegno e accompagnamento all'emergenza ed al rilancio.
Alcune proposte:
=> Alle fondazioni e al mondo della filantropia
Sottoscriviamo in toto i contenuti della lettera aperta della Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci alle Fondazioni bancarie e alla filantropia torinesi, anzi pensiamo che il ragionamento su “Un patto per la cultura” vada esteso a tutto il territorio piemontese: un fondo di sviluppo del no-profit culturale per il post emergenza, “disponibile e indistinto per tutti, piccoli e grandi soggetti del no profit, che ne condividano impronta e finalità e capiente per tutti secondo obiettivi di intervento condivisi”, da costituirsi grazie all'impegno delle Fondazioni bancarie piemontesi e della filantropia privata.
In questa direzione ci pare stiano andando alcuni interventi straordinari, come il bando “Rincontriamoci” della Fondazione Compagnia di San Paolo.
=> Alla Regione Piemonte
Alla Giunta e al Consiglio regionale del Piemonte proponiamo:
=> Agli Enti Locali
All'ANCI Piemonte chiediamo di facilitare il rapporto fra i comuni e l'associazionismo diffuso, e proponiamo:
Prime adesioni:
- regionali -
AIACE Torino (Associazione Italiana Amici Cinema d’Essai)
ASC Piemonte aps (Arci Servizio Civile)
Associazione Gruppo Abele onlus
Famiglie Arcobaleno - Associazione Genitori Omosessuali APS
Forum Regionale per l'Educazione e la Scuola del Piemonte
Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta
Movimento Consumatori Piemonte aps
Slow Food Piemonte e Valle d'Aosta
Società Mutua Piemonte ETS
- locali -
ANPI sez. “68 Martiri” Grugliasco (TO)
ANPI sez. "Renzo Cattaneo" Collegno (TO)
ANPI sez. Saluzzo (CN)
ANPI sez. “Sandro Pertini” Cossato Valle Strona (BI)
Arcigay Torino "Ottavio Mai"
Arcigay Vercelli "Rainbow"
Associazione Amicizia Italia-Cuba – Collegno (TO)
Associazione Bella Ciao – Saluzzo (CN)
Associazione culturale Origami – Borgo San Dalmazzo (CN)
Associazione dei Sardi in Torino "Antonio Gramsci"
Associazione Europa Aperta – Torino
Associazione Girotondo – Corneliano d'Alba (CN)
Associazione Mondi Senza Frontiere – Biella
Associazione Pensieri in Piazza – Pinerolo (TO)
Comitato Resistenza Colle del Lys – Rivoli (TO)
CNGEI Torino aps
Direfarecosolidale APS – Pinerolo (TO)
Emergency Gruppo di Alba (CN)
La Ritmica Associazione Cultrale Musicale – Collegno (TO)
Pro Loco Piobesi d'Alba (CN)
Società Operaia di Mutuo Soccorso Olga Marchisio - Asti
Allegati:
Convenzioni per soci e circoli
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